SPESSORE, DUREZZA E RESISTENZA DEL MICROCEMENTO
DUREZZA RESISTENZA DI PAVIMENTI E PARETI IN MICROCEMENTO
Bisogna considerare questo rivestimento come un sistema nel quale entrano in gioco e hanno pari importanza il supporto, il microcemento, il sigillante. Ci sono due tipi di resistenza da misurare, e sono la resistenza meccanica e quella chimica.
RESISTENZA MECCANICA
Resistenza a colpi: sebbene sia un materiale molto solido, la resistenza a un impatto dipende in una certa misura dalla durezza del supporto. A causa del suo basso spessore, il microcemento si deformerà per un forte colpo se il supporto si deforma, come succederebbe ad esempio con il gesso. Se la base è poco resistente e si deforma, anche il microcemento si deformerà. Invece, supporti di estrema durezza come il terrazzo alla veneziana, non si deformeranno.
Resistenza all’abrasione e all’usura: Questo tipo di resistenza dipende sia dal tipo di microcemento che dal sigillante. TopCreation disponde di due rivestimenti continui per pavimenti: Microdeck e Microstone; sono rivestimenti altamente flessibili, resistenti alla compressione e all’abrasione. Microfino, a causa della sua minore resistenza, viene utilizzato solamente per la copertura di pareti e pavimenti a calpestio moderato, come ad esempio il bagno. Per quanto riguarda i sigillanti, più questi sono brillanti più si vedranno i segni di usura. Quelli a finitura opaca non riflettono la luce o la riflettono in minima misura. Si tratta di un rivestimento resistente, che sopporta bene l’usura e lo sporco.
RESISTENZA CHIMICA
Resistenza a macchie e liquidi: Sebbene sia un materiale molto solido, la resistenza chimica dipende dal sigillante impiegato per proteggerlo, dato che è lo strato finale quello che conferisce impermeabilità e protezione dalle macchie. I nostri sigillanti Polisealer presentano un’alta resistenza chimica. Abbiamo realizzato diverse prove sui nostri poliuretani: con olio, con una bibita alla cola, con vino rosso e simili; non lasciano macchie dopo che è stato pulito.
Invece, le prove che sono state fatte con aceto o succo di limone mostrano che dopo due ore rimangono delle lievi macchie anche dopo che si è pulito. Possiamo dire che il microcemento viene intaccato dall’acido allo stesso modo di un piano cottura di marmo e, se puliamo rapidamente, non rimarrano macchie. Comunque, dopo mezz’ora lasciano macchie l’acido cloridrico, la candeggina pura, l’acetone e l’amoniaca. Con questi prodotti, se puliamo rapidamente, non rimarrano macchie.
Bisogna considerare anche la testurizzazione del microcemento e la difficoltà di lavaggio.






SPESSORE DEL RIVESTIMENTO È NECCESSARIO PIALLARE LA PORTE?
Il microcemento ha uno spessore tra 1 e 3 mm, dipende dal supporto di applicazione (pareti o pavimento); le porte sono montate a 5 mm dal pavimento, perciò, grazie al suo basso spessore, non sarà necessario piallare le porte per rinnovo con microcemento.